Nel pomeriggio dello scorso 11 settembre si sono conclusi gli ultimi atti relativi alla donazione di organi avvenuta al nosocomio nisseno.
Il paziente, un uomo di 56 anni di Sutera, ricoverato in urgenza a causa di una emorragia celebrale non trattabile, non ce l'ha fatta e i familiari hanno deciso di donare gli organi per ridare la speranza di una vita 'normale' a chi in questo momento sta vivendo una grave malattia.
"Un sentito ringraziamento va alla famiglia che, nel ricordo della generosità del loro familiare, che è da sempre stato una persona altruista, sensibile, che si spendeva per il prossimo, hanno espresso la volontà di donare gli organi. Un ulteriore gesto di prodigalità in sua memoria", dichiarano i vertici Asp.
"Un grazie va anche al personale sanitario, a tutti i professionisti coinvolti nella complessa operazione di prelievo degli organi, nell'auspicio che la professionalità e umanità che ogni giorno mettono nel loro lavoro siano per loro una guida, sempre; che anche in momenti così dolorosi, dove la morte di un paziente e la disperazione dei familiari, che si trasformano in atti di profondo altruismo ai fini del salvare altre vite, possano avere la forza e la sensibilià necessarie per il loro ruolo e per stare accanto alle famiglie", concludono.
Per il direttore del reparto di rianimazione, Giancarlo Foresta, "è stata una giornata dolorosa ma piena di significato. Voglio segnalare , in particolar modo, la grandissima e dignitosa compostezza dei familiari più intimi che, nonostante il forte dolore per la perdita, si sono profusi in questo atto di grande generosità. Esprimo loro il mio ringraziamento". (S.G.)