È la prima volta che un gruppo ospedaliero in Italia adotta in modo sistematico il supporto dell’IA nell’Imaging senologico. L’obiettivo è ottimizzare la qualità delle immagini, contribuendo a una diagnosi più accurata e tempestiva.
Rozzano, 6 marzo 2025 – Medici e tecnici di radiologia dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas e degli Humanitas Medical Care hanno un nuovo alleato per la diagnosi precoce del tumore del seno, patologia che in Italia colpisce circa 60mila donne ogni anno. Si tratta di un software di Intelligenza Artificiale in grado di migliorare la qualità e l'efficacia degli esami mammografici.
L’IA supporta i professionisti sanitari lungo tutto il percorso diagnostico.
In particolare: verifica in tempo reale la qualità delle immagini mammografiche, aiutando i tecnici a garantire esami ottimali; valuta la densità mammaria, oggi riconosciuta come uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del tumore al seno e una possibile causa di diagnosi mancate.
«Secondo le linee guida della Società Europea di Breast Imaging (EUSOBI) – spiega la prof.ssa Daniela Bernardi, responsabile della Radiologia Senologica e Screening dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Milano –, per le mammelle con densità estremamente elevata sono raccomandati esami aggiuntivi, come la risonanza magnetica, che consente di superare i limiti della mammografia in questa categoria di densità, aumentando l’accuratezza diagnostica. Grazie alla classificazione oggettiva della densità mammaria fornita dal software, è possibile identificare con precisione le donne che potrebbero necessitare di esami aggiuntivi e disegnare percorsi diagnostici omogenei». La piattaforma offre inoltre funzionalità avanzate, tra cui la possibilità di affiancare i radiologi nell’individuare lesioni mammarie favorendo diagnosi sempre più precise e tempestive.
«Questo innovativo strumento rappresenta un alleato prezioso per il team multidisciplinare delle Breast Unit, composto da tecnici di radiologia, radiologi, chirurghi, oncologi, radioterapisti, psicologi e tante altre figure professionali, perché migliora l’identificazione precoce del tumore grazie alla qualità delle immagini, consentendo trattamenti sempre più mirati e personalizzati. Per le donne, significa maggiore sicurezza, esami più accurati e la certezza che ogni dettaglio venga analizzato garantendo un’elevata qualità», conclude la prof.ssa Bernardi.
Questa tecnologia, già adottata nell’area milanese, verrà estesa a tutti gli ospedali Humani...