Nel dettaglio, l’alcol è collegato a oltre 200 malattie, tra cui almeno sette tipi di cancro, compresi i tumori al seno e al colon. Eppure, nonostante questi gravi rischi per la salute e gli esiti dannosi, meno della metà degli europei è consapevole del legame tra alcol e cancro. Ad esempio mentre il mondo celebra a ottobre il mese della sensibilizzazione sul cancro al seno - va sottolineato - rilevano gli esperti Oms - che secondo un recente studio solo il 21% delle donne in 14 paesi europei è consapevole del legame tra il consumo di alcol e il rischio di sviluppare il cancro al seno, rischio che inizia già con bassi livelli di consumo di alcol.
La nuova campagna regionale “Ridefinisci l’alcol”, nata per colmare queste lacune informative condividendo le ultime ricerche sugli impatti dell’alcol sulla salute e incoraggiando discussioni aperte sui danni spesso trascurati, invita gli europei a riflettere sulle loro relazioni personali e sociali con l’alcol, sollecitando una riconsiderazione del ruolo dell’alcol nella vita quotidiana, nelle celebrazioni e nelle tradizioni. La campagna mira ad aumentare la consapevolezza sui rischi per la salute e sui pericoli nascosti associati al consumo di alcol e ispirare scelte più sane. «Oltre ai suoi effetti fisici, l’alcol contribuisce anche a problemi sociali più ampi - spiega il dottor Gauden Galea, consigliere strategico del direttore regionale per l’Europa dell’Oms e direttore dell’Iniziativa speciale sulle malattie non trasmissibili e l’innovazione -. Il consumo di alcol è un fattore chiave che contribuisce alla violenza, compresa la violenza sessuale e di genere, gli incidenti stradali e altre forme di danno che colpiscono non solo i bevitori ma più ampiamente le loro famiglie e comunità.
In definitiva, le persone devono avere la possibilità di fare scelte informate sulla propria salute e sul proprio comportamento. Ecco perché la campagna “Ridefinisci l’alcol” condivide informazioni basate sull’evidenza e incoraggia le persone a ripensare le proprie abitudini e relazioni con l’alcol, sollecitando allo stesso tempo i decisori politici e le autorità sanitarie a contribuire a realizzare un cambiamento culturale più ampio nel modo in cui l’alcol viene visto e regolato. nella società.
«Le scelte individuali sono importanti ma non bastano - afferma ancora Gauden Galea -. Nella nostra regione l’alcol è troppo economico, troppo disponibile e troppo pubblicizzato. Dobbiamo creare ambienti in cui le decisioni più sane siano più facili per tutti. Un prodotto che causa tanti danni come l’alcol dovrebbe essere regolamentato in modo più severo. Sappiamo cosa è necessario fare, ma a...