La sanità informatizzata arriva anche in carcere. Grazie alla installazione del software Ris-Pacs (Radiology Information System - Picture Archiving and Communication System) nella apparecchiatura radiologica utilizzata all’interno dell’istituto penitenziario di Bari, la Medicina Penitenziaria ha introdotto la refertazione a distanza degli esami radiologici.
Il processo radiodiagnostico on line diventa, quindi, più veloce e gestisce tutte le attività diagnostiche in un sistema integrato. Attraverso un unico software, è possibile controllare tutti gli step del processo: dall’accettazione all’esame, dalla refertazione all’archiviazione digitale del referto e delle immagini. A differenza del passato, per eseguire gli esami radiologici non è più necessario trasferire personale sanitario e/o detenuti verso le strutture sanitarie, ma tutto avviene all’interno dell’istituito penitenziario, con tempi più ridotti e meno disagi.
“E’ una importante innovazione – dichiara Nicola Buonvino, direttore della Unità Operativa Complessa di Medicina Penitenziaria della ASL di Bari - che permette, oltre che di migliorare la qualità del servizio di radiologia in carcere e garantire la continuità diagnostica a favore della popolazione detenuta, di ridurre gli invii dei pazienti/detenuti presso strutture sanitarie esterne, garantendo una maggiore sicurezza sociale”.
Il progetto nasce dalla volontà condivisa del Dipartimento di Radiodiagnostica - diretto dal dottor Michele Tricarico e dal Dipartimento del Governo della Domanda e Offerta Sanitaria – guidato dalla dottoressa Silvana Fornelli. A refertare gli esami radiologici, eseguiti presso la Casa Circondariale di Bari, sono i radiologi dell’Ospedale Di Venere – il presidio ospedaliero di riferimento - con la possibilità di distinguere anche le indagini in base all’attività di elezione e/o d’urgenza.
L’installazione del sistema Ris – Pacs si inserisce in un percorso innovativo più ampio di informatizzazione, applicato alla sanità penitenziaria: all’interno della Medicina Penitenziaria è, infatti, già attivo un laboratorio analisi (Mini-Lab) che permette di eseguire i principali esami ematochimici all’interno del carcere attraverso un percorso di certificazione online svolto dal laboratorio analisi del Di Venere, a cui si aggiunge un servizio di telecardiologia già presente da tempo nell’Istituto a servizio della popolazione detenuta.
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