Questa mattina si sono tenute le celebrazioni e le iniziative dedicate alla Giornata Mondiale della Salute Mentale, che dal 1992 richiama l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sul tema, divenuto ormai centrale nell’agenda pubblica degli stati nazionali.
In tutta Italia sono state moltissime le iniziative promosse al fine di a sensibilizzare i cittadini su un aspetto sempre più essenziale delle nostre vite, la ASL Roma 1 ha partecipato alla Giornata organizzando sette incontri sul proprio territorio. Queste piccole agorà hanno richiamato l’attenzione di moltissimi cittadini, che hanno colto l’occasione per confrontarsi con medici, operatori, insegnanti, educatori, associazioni del terzo settore e rappresentanti delle istituzioni, con la consapevolezza che è possibile fare ancora di più per migliorare il benessere mentale dei pazienti e, più in generale, delle persone.
Obiettivi fondamentali di questo percorso sono l’abbattimento dello stigma sociale - una barriera invisibile che dissuade molti cittadini a chiedere aiuto nel momento del bisogno - l’inclusione dei pazienti nella società civile e l’ampliamento dell’offerta dei servizi sanitari dedicati alla salute mentale.
Su questi temi si è espresso anche il Commissario Straordinario della ASL Roma 1, il Dott. Giuseppe Quintavalle, presente all’incontro del Santa Maria della Pietà, un luogo emblematico per ciò che ha rappresentato in passato.
«Credo che la Giornata della Salute Mentale dovrebbe essere tutti i giorni, non solo oggi, poiché senza benessere mentale non c’è salute. – ha dichiarato durante il proprio intervento.
Questo è il leitmotiv della ASL Roma 1 ed oggi fra le 150 piazze dedicati alla Giornata ce ne sono ben sette nella nostra ASL. Ma oltre agli eventi, c’è tutta una rete di azioni concrete su cui lavoriamo ogni giorno sul nostro territorio.
Uno degli obiettivi principali deve essere abbattere lo stigma, perché la paura si autoalimenta e crea dei cancelli invisibili che non ci permettono di dialogare e intercettare chi ne ha bisogno. Per farlo è necessario lavorare in sinergia con le scuole, con le famiglie e con le persone e con tutte le componenti della società civile. Abbiamo davanti tantissime sfide: dalle nuove dipendenze, al gioco d’azzardo sempre più diffuso, sino ai fenomeni emergenti come gli hikikomori che colpiscono in maniera particolare gli adolescenti.
Noi come ASL Roma 1 siamo pronti e abbiamo già abbracciato queste sfide, convinti di poter fare la no...
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