Sanità Italia

Arezzo: Osteoartrosi, nuove tecniche mininvasive per il controllo del dolore del ginocchio

Il nuovo trattamento viene eseguito al San Donato di Arezzo dal dr. Pasquale Petruzzi, dr. Nico Attempati e dr. Antonio Di Finizio della UOSD Radiologia interventistica

Redazione Quotidiano Benessere

Controllare e ridurre il dolore da osteoartrosi attraverso l’impiego di tecniche innovative mininvasive. Sono quelle eseguite all’ospedale San Donato di Arezzo dall’equipe del dr. Pasquale Petruzzi, responsabile della UOSD di Radiologia Vascolare e Interventistica del presidio ospedaliero aretino.

«Si tratta di una tecnica basata sul trattamento embolizzante del circolo infiammatorio che è sicura ed efficace nel controllo della sintomatologia dolorosa da osteoartosi» spiega il dr. Pasquale Petruzzi.
L'osteoartrosi (OA) è una delle principali cause di disabilità e in Italia affligge oltre 4 milioni di persone, soprattutto donne di età superiore ai 60 anni ed è destinata a diventare predominante nei prossimi anni visto l’invecchiamento progressivo della popolazione.
Il dolore cronico da osteoartrosi del ginocchio è quello più diffuso e attualmente non esiste terapia curativa o trattamenti che possono ritardare la progressione della malattia.

La protesica totale o parziale di ginocchio è l’intervento di scelta per pazienti con grave osteoartrosi del ginocchio e dolore refrattario alla terapia medica o conservativa.
«Prima di  ricorrere alla chirurgia protesica – dice il dr. Pasquale Petruzzi - da pochi anni è disponibile un nuovo tipo di intervento mininvasivo per trattare il dolore cronico da osteoartrosi e che consiste nella chiusura parziale mediante la tecnica di embolizzazione selettiva del circolo infiammatorio a livello del ginocchio, che può essere impiegato anche in altri distretti articolari quali anca, caviglia, spalla. Per ridurre il dolore e l’infiammazione al ginocchio interveniamo con l'embolizzazione delle arterie genicolate (GAE), cioè quelle arterie che irrorano le strutture ossee, cartilaginee e tendine del ginocchio. Questo intervento rappresenta la nuova terapia in quei pazienti non ancora idonei alla chirurgia oppure che vogliono sottoporsi ad un intervento protesico, sicuramente più invasivo, più tardi possibile. Il sollievo dal dolore inizia in genere a manifestarsi due settimane dopo la procedura e i benefici sui sintomi sono visibili nei pazienti con osteoartrosi da lieve a moderata mentre si registra una minore efficacia nella forma grave».

«Gli studi – prosegue il dr. Petruzzi - hanno evidenziato la sicurezza e l'efficacia, a breve e medio termine, dell’embolizzazione dell’arteria genicolare (GAE) eseguita, in genere, in pazienti con dolore al ginocchio da osteoartrosi che non risponde alle terapie conservative come il controllo del peso, la terapia fisica, la cognitivo-comportamentale, l’agopuntura, l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) topici e/o orali, glucocorticoidi intra-articolari o iniezioni di gel o acido ialuronico, paracetamolo, tramadolo e/o ablazione nervosa ...

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