Studi e Ricerche

All'ASP Trapani ambulatorio sulla disforia di genere. Presentata ricerca nelle scuole

272 studenti coinvolti

Redazione Quotidiano Benessere

“L’Azienda sanitaria provinciale di Trapani ha sviluppato un modello innovativo per l’assistenza sanitaria di genere capace di coniugare ascolto, tecnologia e inclusività”. Lo ha detto il direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp, Gaetano Vivona, in apertura del convegno “Identità e consapevolezza di sé”, rivolto agli studenti delle ultime classi delle scuole secondarie di secondo grado della provincia, che si è svolto questa mattina al chiostro San Domenico a Trapani.

“La nostra azienda- ha aggiunto Vivona - è tra le tre Aziende della Sicilia in cui è operativo un ambulatorio pubblico per la disforia di genere, con un’equipe multidisciplinare che si occupa della presa in carico dei pazienti, dall’accoglienza al supporto psicologico, fino alla formulazione della diagnosi e il successivo avvio delle terapie ormonali. E’ in corso, inoltre, un’interlocuzione con il Policlinico di Palermo per lo svolgimento di interventi, all’ospedale di Salemi, di chirurgia plastica per la conversione del sesso”.
Nel corso dell’evento, la psicologa Viviana Catania, referente dell’ambulatorio Disforia di genere dell’Asp Trapani, ha presentato i risultati della ricerca “Identità e consapevolezza di sé” condotta su un campione di 272 studenti degli istituti superiori della provincia, di età compresa tra i 17 e 19 anni. I dati sono stati raccolti attraverso un questionario includendo variabili sulla percezione della propria identità di genere, esperienze di disagio e aspetti legati alla salute psicologica. La ricerca è stata condotta in sinergia con “Geen”, una innovativa startup che impiega l’intelligenza artificiale per promuovere la salute di genere.

Dall’analisi emerge che, nella maggior parte dei casi, i maschi tendono ad avere risposte più polarizzate e orientate verso la sicurezza nella propria identità, mentre le femmine mostrano risposte più variegate, indicando una maggiore riflessione sulla loro percezione di sé. Tra i 272 studenti coinvolti, circa una ventina ha preferito non rispondere, scelta che evidenzia, a detta degli esperti, maggiore incertezza sulla propria identità e difficoltà a identificarsi nelle categorie “tradizionali”.
“Coloro che hanno una disforia di genere- spiega Viviana Catania- sono coloro che vivono un disagio psicologico legato alla loro identità che non corrisponde al sesso di nascita. Esiste infatti una correlazione tra una diagnosi di disforia e un alto livello di ansia, disturbi depressivi, isolamento o somatizzazione corporea di un disagio psicologico, mentre chi si sente soddisfatto della propria identità di genere tende a percepire meno pressione esterna e meno isolamento sociale...

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