"È attiva la campagna di screening per l'epatite C rivolta ai soggetti nati tra 1969 e 1989. Si tratta di effettuare un semplice prelievo di sangue, solo una volta entro il 2024. I soggetti che risulteranno positivi saranno contattati per iniziare la cura. Oggi, dall'epatite C si guarisce. Tutte le informazioni necessarie si possono trovare sul sito dedicato Basta Pensarci - Basta Pensarci dove sarà possibile cercare il centro di analisi più vicino a voi. Non è necessaria nè la prescrizione medica nè una prenotazione, basterà andare in uno dei laboratori pubblici o privati vicino casa e dire di voler aderire alla campagna di screening", spiega la dottoressa Milena Sanfilippo dell'Asp2 Caltanissetta.
Il virus dell'epatite C (HCV) colpisce il fegato e si trasmette attraverso il contatto diretto con il sangue di una persona infetta. La maggior parte delle persone che hanno l’infezione da virus dell'epatite C non ha alcun sintomo e spesso non si accorge della malattia fino a quando i danni al fegato non emergono. I sintomi evidenti, come l'ascite e l'ittero (riconoscibile dalla colorazione gialla della pelle), e altri sintomi riscontrabili con appositi esami (transaminasi elevate o fluttuanti e fibrosi del fegato), compaiono solo quando già il fegato è danneggiato e non funziona in modo efficiente.
Il test consiste in un semplice prelievo di sangue per ricercare gli anticorpi specifici che il nostro organismo produce contro l'infezione da virus dell’epatite C.
L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di persone positive al virus dell'Epatite C. Circa il 3% della popolazione italiana è entrata in contatto con l'HCV.