Dal vocabolario Treccani. Informazione
1. Si chiama INFORMAZIONE l’azione di dare o ricevere una notizia. 2. MAPPA e anche, più concretamente, la notizia stessa, l’elemento che consente di avere una conoscenza più o meno esatta di un fatto, una situazione e così via. 3. Nel linguaggio scientifico, si chiama informazione il contenuto di un messaggio che intercorre tra sistemi diversi in relazione tra di loro, e anche ciascuno dei segnali che può essere inviato in un determinato codice da un dispositivo a un altro; per esempio, in informatica, un’informazione è ogni singolo dato affidato alla memoria di un computer.
Parole, espressioni e modi di dire
Comunicazione.
COMUNICAZIONE s. f. . – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri. b. In senso più proprio, il rendere partecipe qualcuno di un contenuto mentale o spirituale, di uno stato d’animo, in un rapporto spesso privilegiato e interattivo.Più astrattamente, relazione complessa tra persone che istituisce tra di esse dipendenza, partecipazione e comprensione, unilaterali o reciproche. c. Più com., nell’uso corrente, l’atto e il fatto di partecipare, cioè di far conoscere, di rendere noto, e il contenuto stesso di ciò che si partecipa. d. Breve relazione su argomento letterario, scientifico, ecc., in un’accademia, durante un congresso e simili. 2. In senso più generale (determinato dallo sviluppo degli studî nell’ambito della psicologia umana e animale e nell’ambito della teoria dell’informazione), ogni processo consistente nello scambio di messaggi, attraverso un canale e secondo un codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina, ecc.) e un altro della stessa natura o di natura diversa. In partic.: a. Nelle scienze umane e sociali (talora dette anche scienze della c.) e del comportamento, processo di trasferimento dell’informazione contenuta in un segnale, attraverso un mezzo (canale), da un sistema (promotore) a un altro (recettore): in questo senso il segnale è dotato di significato e tale da poter provocare una reazione nel recettore; c. non verbale (o analogica), in contrapp. alla c. verbale (o digitale), l’insieme dei segnali extralinguistici (mimici, cinesici, tattili, ecc.) latori di informazione o di significato nelle relazioni umane o animali; ...