Sanità Italia

La carenza di pediatri in Italia: Un allarme che non può essere ignorato

Una situazione critica per la salute dei più piccoli

Redazione Quotidiano Benessere

Una recente rilevazione dalla Fondazione Gimbe ha sollevato l'allarme sulla mancanza di pediatri di libera scelta (Pls) in Italia. Secondo i dati, nel nostro Paese mancano almeno 827 pediatri, con una concentrazione particolarmente elevata della carenza nelle regioni del Nord, tra cui Lombardia, Piemonte e Veneto.

La Fondazione Gimbe evidenzia che in alcune regioni, come il Piemonte, il Veneto, la Valle d'Aosta e la provincia di Bolzano, ogni pediatra assiste oltre 1.000 bambini. Questo sovraccarico è destinato a peggiorare nei prossimi anni: entro il 2026 sono previsti oltre 1.700 pensionamenti tra i pediatri, senza alcuna certezza sul ricambio generazionale.

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha dichiarato - come si legge su Ansa - che "l'allarme sulla carenza di pediatri è stato sollevato da genitori di tutte le Regioni italiane, da Nord a Sud. Le loro testimonianze evidenziano gravi problemi burocratici, mancanza di risposte da parte delle Asl, pediatri con un numero eccessivo di assistiti e impossibilità di iscrivere i propri figli al pediatra di famiglia. Questa situazione mette potenzialmente a rischio la salute dei bambini, soprattutto quelli più piccoli e vulnerabili".

Secondo l'Annuario statistico del Ssn, nel 2022 in Italia i pediatri di libera scelta in attività erano 6.962, ovvero 446 in meno rispetto al 2019, segnando una depositata del 6%. Inoltre, il numero di pediatri con oltre 23 anni di specializzazione è passato dal 39% nel 2009 al 79% nel 2022. Questi dati documentano una crescente anzianità dei Pls in attività e sollevano interrogativi su quanti nuovi pediatri potranno entrare in servizio nei prossimi anni per garantire un adeguato ricambio generazionale.

Cartabellotta sottolinea la necessità di tempi precisi per evitare di creare un "baratro" nell'assistenza pediatrica territoriale. È fondamentale che il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) prenda misure immediate per formare e assumere nuovi pediatri, garantendo così un futuro sereno e sano per i bambini italiani.

Questa è una sfida che coinvolge non solo le istituzioni sanitarie, ma anche l'intera società. La salute dei nostri bambini deve essere una priorità assoluta, e l'attenzione verso questo problema è il primo passo per trovare soluzioni efficaci e durature.


 

 

 

 

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